Fulmine a ciel sereno a Sorrento, sequestrato il lido balneare Peter’s beach del litorale di Marina Piccola. L’operazione della polizia di Stato di Sorrento è stata messa a segno questo pomeriggio, poco prima dell’orario di chiusura. La polizia ha eseguito un decreto di sequestro preventivo richiesto dalla Procura di Torre Annunziata ed emesso oggi dall’ufficio gip del Tribunale di Torre Annunziata. Il titolare dello stabilimento Giancarlo Leonelli al momento risulta essere l’unico indagato. Nei suoi confronti è formulata l’ipotesi di false attestazioni. L’inchiesta però avanza a tambur battente. La Procura indaga sia sul permesso a costruire rilasciato dal Comune di Sorrento a favore del lido balneare lo scorso marzo sia sugli abusi edilizi rilevati nel 2016 e puntualmente richiamati nei documenti della pratica vagliata dal Comune.
Manco a dirlo, stupore e amarezza a Sorrento per l’ennesima tegola che si abbatte sul comparto balneare. Due anni fa esplose il putiferio per le chiazze marroni del golfo causate da scarichi illeciti e terreno: quelle foto fecero il giro del mondo e portarono Comune, Gori e polizia giudiziaria a intensificare gli accertamenti sugli sversamenti abusivi nei valloni. Puntualmente, dodici mesi dopo, una volta iniziata a migliorare la balneabilità, scoppiò la grana degli abusi edilizi rinvenuti nei lidi balneari. Gli stabilimenti inizialmente furono sequestrati (era la primavera 2016) e furono riaperti solo a maggio, in ritardo sulla consueta tabella di marcia. Non è filato tutto liscio neanche negli ultimi mesi. Sì, perché a inizio 2017 emerse addirittura che gli stabilimenti non avevano provveduto a rimuovere tutte le opere fuorilegge contestate dalla Procura. Vennero così presentate richieste di compatibilità. Le istanze furono approvate dalla commissione locale del paesaggio del Comune di Sorrento ma successivamente bocciate dalla Soprintendenza. A quel punto furono imposte prescrizioni ad hoc con un permesso a costruire rilasciato dal Comune per ogni lido. Il sindaco Giuseppe Cuomo fu anche ricevuto in Procura e incontrò gli esponenti delle organizzazioni sindacali le quali temevano ritardi o malauguratamente lo stop alle assunzioni dei 70 dipendenti del comparto. Un incubo sfumato via, in apparenza definitivamente, lo scorso giugno quando ci fu il semaforo verde per l’apertura. Ma adesso riecco i problemi con nuove contestazioni mosse su uno dei lidi più frequentati di Sorrento. Le indagini non si fermano ed esplorano gli iter seguiti dal Comune per le autorizzazioni.