Il piano iniziale della cellula jihadista che ha colpito giovedi’ sulla Rambla prevedeva un attacco con tre furgoni carichi di esplosivo Tatp e bombole di gas per distruggere la Sagrada Familia, il celeberrimo tempio di Antoni Gaudi’ simbolo di Barcellona, scrive El Confidencial citando fonti delle indagini. I jihadisti hanno dovuto rinunciare al loro ‘piano A’ e ripiegare in tutta fretta sugli attacchi alla Rambla e a Cambrils dopo che mercoledi’ notte una esplosione probabilmente provocata da un errore nella manipolazione degli ordigni ha distrutto il covo di Alcanar. Il piano iniziale prevedeva la preparazione nella base operativa di “enormi quantita’” di Tapt, l’esplosivo dell’Isis detto anche “la madre di Satana” per la sua alta instabilita’, nella base di Alcanar, che sarebbero state poi caricate sui tre furgoni noleggiati dal gruppo. L’obiettivo era “fare saltare in aria” il tempio emblematico di Gaudi, visitato ogni giorno da migliaia di turisti. Un atto che avrebbe avuto un’onda d’urto enorme in tutto il mondo. I preparativi per l’attentato erano nella fase conclusiva secondo le fonti citate da El Confidencial quando il covo e’ esploso. Fra le macerie sono stati ritrovati i resti di due persone.
CRONACA
19 agosto 2017
Attentato a Barcellona, i media: “Volevano distruggere la Sagrada Familia”