La terra ha tremato alle 21 in punto e Ischia è piombata nel panico. Una scossa di magnitudo 3.6 nella stessa zona colpita il 28 luglio del 1883.
A Casamicciola, in piazza Maio una palazzina abitata e’ crollata. La chiesa del Purgatorio e’ andata distrutta, numerosi alberghi sono isolati. Vi sono diversi feriti e alcuni dispersi. Stanno operando carabinieri, polizia e vigili del Fuoco, oltre che unita’ di soccorso medico. Una donna e’ morta per la caduta di calcinacci caduti dalla chiesa di Santa Maria del suffragio. I soccorritori cercano di recuperare sette persone rimaste sepolte per il crollo di un’abitazione: ci sarebbero anche altri 25 feriti.
Evacuato l’ospedale Rizzoli di Lacco Ameno per la presenza di numerose crepe nel palazzo. Solo 5 degenti intubati sono rimasti all’interno della struttura. Così come ha comunicato il sindaco di Lacco Ameno, Giacomo Pascale, che ha chiesto l’intervento della Protezione Civile. E’ stata già allestita, ed e’ pienamente operativa, un’area di pronto soccorso esterna all’ospedale Rizzoli, in attesa delle verifiche di staticita’ sulle strutture. Sono pronti, invece, i trasferimenti in eliambulanza ed idroambulanza dei pazienti ricoverati nel reparto Rianimazione: e’ attiva la rete del soccorso 118. Sono inoltre disponibili 3 traghetti Medmar e Caremar per eventuali ulteriori trasferimenti.
Il Presidente del Consiglio Paolo Gentiloni e’ in contatto continuo con la Protezione Civile e con le istituzioni territoriali campane per seguire gli sviluppi conseguenti al sisma.
Il presidente De Luca ha gia’ allertato l’intera struttura di protezione civile. A seguito della scossa il Capo del Dipartimento della Protezione Civile, Angelo Borrelli, ha convocato il Comitato Operativo della Protezione Civile presso dal sede del Dipartimento.
A Lacco Ameno, la scossa si e’ sentita forte. Racconta Tommaso Monti, un giovane fotografo: “Ho visto crollare qualche tetto, ringhiere, muri di contenimento. Una rudere vicino alla nostra casa si e’ sbriciolato. Alcune stanze di una villa sono crollate. In giro si sentono solo sirene di ambulanze e quelle dei pompieri. Siamo tutti fuori dalle case con grande paura”.
Sono in atto verifiche da parte della Protezione civile della Regione Campania sui Comuni dell’isola per accertare altri danni.
Nel 1883 ci furono 2.000 morti e il terremoto distrusse in particolar modo il comune di Casamicciola. Fra le vittime, anche la famiglia del filosofo Benedetto Croce, allora diciassettenne, che fu estratto vivo dalle macerie.