Una lite per un presunto complimento. Lo scontro, il diverbio e infine la sentenza di morte. Ci sarebbe l’ipotesi della pista passionale dietro l’omicidio di Alberto Musto, il 33enne ucciso in via Roma. Un ragazzo tranquillo, precedenti per spaccio ma che si sarebbe trovato nel posto sbagliato al momento sbagliato. Il vero obiettivo dei sicari non sarebbe stato lui ma suo cognato, arrestato peraltro qualche ora dopo il delitto, perchè trovato in possesso di droga. Un litigio per un complimento di troppo avrebbe generato la vendetta e poi il raid. Secondo i carabinieri però il raid avrebbe solo dovuto intimorire i protagonisti della vicenda non ci sarebbe dovuto essere nessun morto.
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