E’ saltato l’interrogatorio del maggiore dei Carabinieri Gianpaolo Scafarto, gia’ ufficiale del Noe ed ora al Comando Regionale di Napoli, sotto inchiesta per falso e rivelazione del segreto istruttorio nell’ambito dell’ inchiesta su Consip. A provocare l’annullamento dell’atto istruttorio, sollecitato dalla procura di Roma a fronte di un nuovo episodio di rivelazione del segreto d’ufficio, una indisposizione di Scafarto. Il difensore dell’indagato, Giovanni Annunziata, ha comunque fatto presente al pm Paolo Palazzi, titolare dell’inchiesta sulla centrale acquisti della pubblica amministrazione insieme con il procuratore aggiunto Paolo Ielo, che il suo assistito si sarebbe avvalso della facolta’ di non rispondere. La nuova contestazione verte su rivelazioni del contenuto di alcuni interrogatori fatte ad un giornalista. L’ufficiale, intanto, che dal Noe e’ stato trasferito al Comando regionale dei Carabinieri di Napoli, nei mesi scorsi e’ stato promosso: da capitano e’ diventato maggiore. Un atto dovuto, spiegano al Comando generale dell’Arma. la promozione, infatti, dicono da viale Romania, “e’ avvenuta in attuazione di una norma di legge entrata in vigore nel luglio scorso, che ha previsto per tutti gli ufficiali del ruolo speciale dei Carabinieri il recupero di due anni dell’anzianita’ di servizio maturata in precedenza”. L’applicazione di questa norma “e’ dovuta ed automatica, senza alcuna possibile discrezionalita’ o deroga dell’Amministrazione, in quanto la posizione di indagato rivestita dall’ufficiale in questione non costituisce motivo ostativo all’avanzamento di grado (costituisce impedimento alla promozione solo il rinvio a giudizio)”. Scafarto e’ entrato nell’inchiesta di piazzale Clodio in quanto ritenuto l’autore di un’informativa in cui avrebbe, da un lato, accreditato erroneamente la tesi della presenza dei servizi segreti nel corso degli accertamenti e, dall’altro, di aver attribuito ad Alfredo Romeo e non a Italo Bocchino una frase intercettata: “…Renzi l’ultima volta che l’ho incontrato”.
CRONACA
12 settembre 2017
Consip, salta l’interrogatorio dello stabiese Scafarto. Ecco il motivo