Torre del Greco. Ufficialmente, gli indagati sono otto. Quattro, al momento, agli arresti domiciliari – l’ex sindaco Ciro Borriello e i «re dei rifiuti» Antonio Balsamo, Massimo Balsamo e Ciro Balsamo – e quattro a piede libero, tra cui il nipote dello storico leader del centrodestra all’ombra del Vesuvio e un noto funzionario dell’Asl Napoli 3 Sud.
Ma sotto la cenere della monnezza connection a Torre del Greco il fuoco non si è spento. Anzi. In caso di ritorno di fiamma, rischia di accendere mezzo Comune. Perché in otto anni di indagini – a cavallo tra i due mandati del chirurgo plastico con la passione per la politica – sotto i riflettori degli investigatori non sono finiti solo gli otto nomi poi formalmente finiti nel libro nero della procura di Torre Annunziata bensì diversi politici e funzionari dell’ente di palazzo Baronale. E le intercettazione e le carte recuperate dalla guardia di finanza restano a disposizione del pubblico ministero Silvio Pavia.
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