Quattordici anni di reclusione al boss del Piano Napoli, l’ex pentito Francesco Casillo alias ‘a vurzella, che avrebbe corrotto un manipolo di carabinieri infedeli un tempo in servizio al nucleo investigativo del Gruppo di Torre Annunziata; 12 al suo avvocato Giovanni De Caprio che si sarebbe prestato a riciclare parte degli ingenti introiti del narcotraffico attraverso anche un’azienda che vendeva vini; 8 ai militari dell’Arma (alcuni dei quali congedati o in pensione, ma tutti non piuÌ a Torre) che in cambio di regali e o informazioni utili a far carriera avrebbero fatto soffiate o chiuso piuÌ di un occhio per favorire il narcos di Boscoreale. Sono pesanti le richieste di condanna avanzate ieri dal pm Raffaello Falcone della Dda di Napoli nei confronti dei nove imputati che hanno scelto di essere giudicati con rito abbreviato: oltre il boss e l’avvocato ci sono i carabinieri Francesco Vecchio, Franco De Lisio, Antonio Formicola, Antonio Santaniello, Catello Di Maio, Antonio Paragallo e Santo Scuderi.
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