Se siete appassionati di fantascienza o, da bambini, avete visto tanti manga giapponesi del genere mecha (Goldrake e Jeeg Robot, per intenderci), il prodotto oggetto di questa recensione vi apparirà probabilmente come qualcosa di familiare. Per decenni i pannelli luminosi che cambiano colore sono stati, infatti, presenze costanti in astronavi, basi aliene ed abitazioni futuristiche. A pensare che fosse arrivato il momento di averli in ambienti di case ed uffici del nostro tempo è stata Nanoleaf, una startup canadese, che dal 2012 si occupa di soluzioni illuminotecniche innovative ed è composta da 3 ingegneri uniti dalla passione per il design e dal desiderio di rendere il nostro pianeta un posto migliore dove vivere.
I loro Light Panels sono il primo sistema di illuminazione al mondo, intelligente e modulare, composto da pannelli triangolari, contenenti led RGBW (16 milioni di colori oltre il bianco), collegabili tra loro liberamente come fossero LEGO. Non sono il classico dispositivo smart domestico, nel senso che non ambiscono a rendere la vita più facile o la casa più comoda. In fondo non sono nemmeno una fonte luminosa molto pratica, ma rappresentano una decostruzione della lampadina tradizionale che, strappata ad una dimensione minimale, acquista un potenziale creativo mai sperimentato prima, grazie alle infinite possibilità di personalizzazione cromatica offerte.
Una volta scelta la parete o il piano su cui montare i Light Panels, è possibile collegare un qualsiasi lato di un pannello a qualsiasi altro lato di un secondo pannello, utilizzando connettori chip in dotazione, simili a schede SD, ed incollando il tutto alla superficie di montaggio mediante il nastro adesivo a doppia faccia presente nella confezione. Anche avendo a disposizione solo 9 pannelli del Kit starter (in vendita a 209,99 euro), sono infinite le possibili combinazioni e quindi le forme ottenibili collegando tra loro gli elementi a disposizione. Nel corso del nostro test, avevamo a disposizione 12 pannelli, oltre i 9 del kit base altri 3 del pacchetto di espansione (64,99 euro). Per decidere come collegarli tra loro, non avendo molta fantasia, ci siamo affidati al Layout Generator (https://nanoleaf.me/wp-content/aurora-layout/LayoutDrawer.html), che, impostato il numero dei triangoli disponibili, genera una possibile configurazione diversa ad ogni pressione del tasto Gimme.
Terminato il montaggio, si collega, a uno dei lati liberi della struttura ottenuta, il controller (a sua volta collegato ad una presa elettrica) che integra il Wi-Fi e può gestire fino ad un massimo di 30 pannelli in cascata.
Il passo successivo è scaricare l’app Nanoleaf, disponibile gratuitamente per smartphone e tablet Android e iOS, e dopo semplici e veloci passaggi si prende il controllo dei pannelli, che appaiono nell’app esattamente come sono stati disposti sul muro. È così possibile impostare gli orari in cui far accendere e spegnere le luci, o far riprodurre una data animazione (es. simulare l’alba al mattino).
Qualunque sia l’atmosfera che si vuol creare, c’è una scena luminosa ad hoc. Si possono anche realizzare scene personalizzate, fisse o animate, da aggiungere alle preconfigurate nell’applicazione, decidendo il colore e la luminosità per ogni singolo pannello, controllando la velocità degli effetti di transizione, insieme a dettagli come direzione e morbidezza. Come bonus, si può entrare nella comunità online di Nanoleaf per condividere, scaricare e votare le scene preferite nella sezione “Scopri” della app.
I Light Panels possono essere controllati anche utilizzando comandi vocali (Siri, Google Assistant e Alexa, per ora solo in inglese). Funzionano con Apple HomeKit integrato negli iPhones e iPads su cui gira l’ultima versione di iOS. Hanno piena compatibilità anche con IFTTT, (If this then that), la piattaforma che offre la possibilità di programmare lo svolgimento di funzioni quando si verificano determinate condizioni (es. i pannelli si accendono quando rientriamo e il nostro smartphone aggancia la Wi-Fi di casa).
Siamo rimasti impressionati da questi pannelli una volta accesi. Sono luminosi (circa 100 lumen per pannello) e hanno colori vividi. Hanno fatto colpo su chiunque li abbia visti. Certo, non si adattano ad ogni ambiente, ma esercitano un fascino irresistibile su noi tecnomaniaci. Un’attrazione che aumenta in modo esponenziale se si collega ad un qualsiasi pannello, Rhythm un modulo aggiuntivo con sensore audio integrato che trasforma il suono in un’opera d’arte visiva, facendo accendere e spegnere le luci a tempo di musica, in base alla scena ritmica scelta tra le otto preimpostate (se ne possono aggiungere altre personalizzate).
Ogni momento della nostra giornata è influenzato dalla luce, che, come dimostrano i Light Panels, può divenire un elemento fondamentale per la creazione dell’atmosfera giusta, contribuendo a determinare il nostro stato d’animo. Si possono acquistare su Amazon o nel sito dle produttore.