Una messa, per ricordare le ventisei giovani migranti arrivate senza vita a Salerno, domenica scorsa, a bordo della nave spagnola Cantabria, sara’ celebrata alle 10 di domenica prossima nella chiesa di san Domenico a Salerno. Ad organizzarla e’ stata la Caritas diocesana. Nel frattempo, il pool di medici legali coordinati dal prof. Antonello Crisci sta effettuando da stamattina le autopsie per stabilire la causa della morte delle giovani donne e se hanno subito eventuali violenze o sevizie. “Nel pieno rispetto delle religioni, delle tradizioni e dei costumi – spiega in una nota la Caritas – la messa del settimo va intesa come un pensiero nei confronti di un familiare, di una persona che e’ riuscita a toccare i nostri cuori di pietra, nella speranza e nell’annuncio che la vita vince sempre. Non sappiamo quando sono morte, ne’ sappiamo il perche’ di questa tragedia, ma vogliamo contare i sette giorni della loro rinascita in cielo da quando la nave ha attraccato al porto di Salerno. Abbiamo scelto come simbolo per loro un fiore: il bucaneve, che e’ ritenuto simbolo di speranza e di consolazione, di passaggio dal dolore a un nuovo inizio”. Oggi il sindaco di Salerno, Vincenzo Napoli, e’ tornato a parlare del lutto cittadino che verra’ proclamato il giorno dei funerali pubblici, che si terranno al Cimitero di Salerno appena saranno conclusi tutti gli esami sulle salme. “Nel frattempo – spiega il primo cittadino – sto valutando insieme ai colleghi del consiglio comunale l’ipotesi di un convegno sui problemi generali dell’immigrazione, in modo che sia un approfondimento utile affinche’ le giovani generazioni possano capire realmente la portata di questo fenomeno. E’ un atto dovuto per spostare il tiro dal chiacchiericcio banale a considerazioni piu’ attente. Noi come Paese siamo fieri di quanto fatto finora con Frontex e Mare Nostrum ma ora c’e’ una chiamata in causa di responsabilita’ per l’intera Europa”. Sabato, intanto, verranno inaugurate a Salerno le Luci d’Artista e, a tal proposito, il sindaco ha specificato che: “la macchina organizzativa deve continuare. Salerno e’ una citta’ che deve vivere, credo sia necessario che i programmi vengano rispettati anche nel rispetto di quanti investono in questa manifestazione. Il tutto, pero’, avverra’ nel dovuto rispetto che non deve essere formale ma sostanziale. Faremo in modo che pesi e sia percepibile la nostra tristezza e la nostra compartecipazione umanitaria”. Tra le varie ipotesi ci sarebbe quella di spegnere, per un lasso di tempo stabilito, le Luci il giorno del lutto cittadino.
CRONACA
8 novembre 2017
Migranti: domenica a Salerno messa per le 26 ragazze morte