Marcello Taglialatela, deputato di Fratelli d’Italia-An, Berlusconi ha ordinato l’unità del centrodestra. In Campania tra voi e Fi non c’è uno splendido rapporto. Chi lo fa un passo indietro?
«Le candidature le decidiamo anche noi. Del resto, il candidato di centrodestra che ha vinto in Sicilia l’abbiamo messo noi».
Non sono le premesse per un confronto sereno.
«Fi è un partito cardine, ma per stare insieme bisogna condividere le scelte alzando l’asticella, cercando i candidati di alto profilo. Se in Campania Forza Italia s’aggrappa a Gianni Lettieri allora non saremo uniti».
Perché?
«Per scardinare la disaffezione degli elettori è indispensabile porsi il problema della presentabilità dei candidati».
Però voi dialogate con il sindaco di Torre del Greco, che è indagato per una storia di tangenti.
«Ciro Borriello lo abbiamo candidato noi al Comune, facemmo addirittura le Primarie e lo rivendico con forza. Con lui ho un rapporto profondo».
Questo però non cambia che è un indagato.
«Ho letto tutte le carte dell’inchiesta sui rifiuti: due accuse sono già cadute, sono convinto che cadrà anche la terza. Credo nella sua innocenza».
Quindi Borriello sarà candidato con voi alla Camera?
«Come avete scritto su Metropolis l’ho incontrato, ma dobbiamo aspettare il proscioglimento quando la magistratura si renderà conto di aver preso una cantonata. Se arriverà in tempo sarà candidato».
Altrimenti?
«Candideremo comunque persone legate a lui. Per esempio Alessandra Tabernacolo, già giunta terza alle regionali».
Parliamo di prospettive: avete nomi per Regione e Comune di Napoli?
«Io punterei tutto su due grandi professionisti: il presidente dell’ordine degli ingegneri, Edoardo Cosenza, e l’ex rettore Guido Trombetti. Ma anche Mara Carfagna sarebbe un’ottima amministratrice».
Così crede di addolcire Forza Italia dopo le stoccate?
«Con Fi dobbiamo essere uniti, ma dobbiamo dimostrare di aver imparato dagli errori del passato. Sarebbe bello presentare, contemporaneamente ai candidati per Camera e Senato, anche il nostro papabile goivernatore e il nostro possibile sindaco di Napoli».
Forse prima servirebbe un programma. Che ora non c’è.
«Parleremo di immigrazione e disoccupazione. Mi aspetto di superare il 6% delle ultime Regionali alle prossime politiche».