C’era d’aspettarselo. Scoppia l’ennesima bufera tra ambientalisti e sindaco. Stavolta, a far salire la tensione, sono le frane che hanno devastato la zona alta di Vico Equense. A cominciare dal monte Faito, parzialmente isolato da lunedì scorso. «Ma non è colpa dell’abusivismo edilizio, ci sono stati gli incendi boschivi che hanno incenerito migliaia di alberi. Altre volte è capitato che piovesse e non è venuto giù nulla» le parole di Andrea Buonocore. Che ha anche accusato qualcuno di speculare sui danni riportati da Vico Equense. Manco a dirlo scatta la polemica. Sono i leader di Verdi ambienti e società e Wwf, Franco Cuomo e Claudio d’Esposito, a raccontare la propria verità su ciò che è avvenuto. E su ciò che potrebbe ancora capitare se ci fossero grosse precipitazioni.
«Disastro annunciato» ringhia nella sua analisi d’Esposito. «Quando scende l’acqua dal cielo nel nostro territorio seguono con puntualità svizzera frane e smottamenti, allagamenti e dissesti – spiega il leader Wwf -. E’ cosa ormai storica, risaputa e documentata. I devastanti incendi di questa estate hanno peggiorato la situazione: senza la copertura boschiva nulla sembra ora più trattenere la forza delle piogge, sempre più impetuose a causa dei cambiamenti climatici. Gli alberi, oltre ad imbrigliare il terreno e le rocce, con i loro estesi apparati radicali aiutano ad intercettare e rallentare la pioggia con le folte chiome ed agiscono come una vera e propria “pompa idrovora” assorbendo fino a 700 litri di acqua al giorno dal terreno rimettendola nell’atmosfera con la traspirazione fogliare. In questi ultimi anni siamo stati spettatori, in tutto il territorio della penisola sorrentina, di frane, smottamenti e allagamenti. Tante, troppe».