Cinquanta minuti davanti alla Commissione Antimafia e una parte del verbale che sarà tenuta top secret, almeno fino a quando le forze dell’ordine non chiuderanno le indagini. Eh sì, perché Antonio Pannullo ha vuotato il sacco dopo più di un mese dalle sue dichiarazioni che avevano sollevato un polverone sulle possibili infiltrazioni dei clan nelle vicende amministrative. Il sindaco di Castellammare di Stabia ha raccontato di una denuncia presentata alle forze dell’ordine, con tanto di nome e cognome di un noto pregiudicato che avrebbe bussato alle porte di Palazzo Farnese facendo pressioni affinché il Comune lo favorisse a realizzare un progetto.
«L’ho presentata immediatamente dopo l’accaduto»- dice il sindaco davanti al senatore del Movimento Cinque Stelle Michele Giarrusso, e ai deputati Luisa Bossa di Mdp e Massimiliano Manfredi del Pd. E da quel momento, l’audizione di Pannullo viene secretata dalla Commissione Antimafia.
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