Con il Natale non tornano solo feste e luminarie. Ma anche l’incubo della camorra. Quella che da queste parti chiamano la “bussata”, il richiamo del racket. Una tassa sulle feste imposta dai clan che nel tempo eÌ diventata una vera e propria tradizione. Oggi le cosche che per decenni hanno dettato legge nella cittaÌ del corallo sono in ginocchio per effetto delle inchieste messe in piedi dall’Antimafia. I clan Falanga, Di Gioia e Papale avrebbero dirottato i propri interessi nel mercato della droga. Da una recente relazione della Direzione Investigativa Antimafia eÌ emersa l’esistenza di un’alleanza tra le cosche in disarmo per la gestione degli affari illeciti sul territorio. Ma l’incubo di Natale resta, nonostante le rassicurazioni dell’Ascom. Secondo l’associazione che tutela gli interessi dei commercianti le denunce per reati di racket e usura sarebbero crollate nell’ultimo anno. Al punto che in tutto il 2017 non ci sarebbe stata nemmeno una segnalazione. OmertaÌ o rinascita del territorio? Secondo l’Ascom un «segnale positivo dal quale ripartire».
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