Torre del Greco. Non c’era la folla invitata a chiare lettere attraverso la «lettera aperta alla città» pubblicata sul suo profilo Facebook alla vigilia del primo round davanti al gup Luisa Crasta del tribunale di Torre Annunziata. Ma qualche sostenitore e diversi «nemici» non hanno voluto mancare – a dispetto dell’annunciata astensione degli avvocati, indizio di sicuro rinvio – all’appuntamento con il debutto giudiziario di Ciro Borriello per lo scandalo monnezza connection all’ombra del Vesuvio.
Puntuale e sereno
L’ex sindaco si è presentato puntuale al palazzo di giustizia di via Nazionale, accompagnato dall’avvocato Giancarlo Panariello. Giacca a vento su una camicia chiara, lo storico leader locale del centrodestra si è mostrato sereno: «Affronterò questa fase processuale con estrema determinazione – aveva, d’altronde, scritto su Facebook – forte della consapevolezza che in questi 24 anni non ho mai intascato una lira che non mi spettasse per svolgere il mio mandato politico». Una determinazione di cui, tuttavia, Ciro Borriello non ha avuto bisogno.
L’udienza-lampo
Come previsto, infatti, l’udienza davanti al gup Luisa Crasta è durato il tempo di un battito di ciglia. Ma a provocare lo stop non è stata l’astensione degli avvocati bensì un difetto di notifica al difensore di uno dei restanti imputati. Una differenza sostanziale, considerato come l’errore non blocchi – a differenza dello sciopero dei legali – i termini di prescrizione.
Il doppio round di gennaio
Ma il difetto di notifica consentirà a Ciro Borriello & co. di «guadagnare» solo un mese. Vista la delicatezza dell’inchiesta, infatti, il gup Luisa Crasta ha fissato la nuova udienza a stretto giro: il tempo di archiviare le festività natalizie e l’ex deputato di Forza Italia tornerà in aula già l’11 gennaio. Non solo: considerata la complessità della vicenda – impossibile da chiudere in un colpo solo – il giudice per le udienze preliminari ha già calendarizzato una seconda data, verosimilmente già «utile» per emettere il primo verdetto. Se non ci dovessero essere colpi di scena, dunque, il prossimo 19 gennaio arriverà il rinvio a giudizio o il proscioglimento per gli imputati eccellenti per la monnezza connection all’ombra del Vesuvio.