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Svolta nelle indagini sul 17enne accoltellato a Napoli, fermato un 15enne: «Non appartiene ai clan»
CRONACA
24 dicembre 2017
Svolta nelle indagini sul 17enne accoltellato a Napoli, fermato un 15enne: «Non appartiene ai clan»
metropolisweb

Napoli. Un fermo per l’agressione ad Arturo, il 17enne ferito con numerose coltellate alla gola e al torace lo scorso 18 dicembre il via Fiora a Napoli. Questa mattina gli uomini della Mobile partenopea hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in istituto di pena minorile emessa dal Gip del Tribunale per i Minorenni, su richiesta di quella Procura, nei confronti di un quindicenne ritenuto responsabile di tentato omicidio.

Le indagini sono state avviate subito dopo l’aggressione del 17enne probabilmente colpito allo scopo di rapinargli il cellulare, da un gruppo di giovani che lo avevano bloccato quel pomeriggio in via Foria, nel quartiere San Lorenzo. La giovane vittima, che era stata ricoverata in gravi condizioni e che solo da poche ore risulta fuori pericolo di vita, ha dichiarato agli investigatori che 4 ragazzi molto giovani, presumibilmente minorenni, dopo avergli chiesto l’ora ed averlo invitato a seguirli, a fronte del suo rifiuto, lo avevano aggredito.

In particolare, due di loro lo avevano colpito con coltelli, mentre gli altri due svolgevano la funzione di palo. La violenta azione, che durata alcuni secondi, era terminata con la fuga degli aggressori.

Il 15enne fermato dalla polizia con l’accusa di tentativo di omicidio nell’ambito delle indagini sul ferimento del 17enne accoltellato alla gola e al torace lunedi’ scorso non ”appartiene ad un contesto di clan e i suoi genitori sono incensurati”. A farlo sapere e’ Luigi Rinella, capo della Squadra Mobile. ”In base ai primi accertamenti – sottolinea Rinella – il ragazzo ha svolto il ruolo di ‘gancio’, sia nell’episodio del giovane fermato poco prima dell’aggressione al 17enne sia quando poi e’ stata la volta del minorenne ferito. Un ‘modus operandi’ semplice che consiste nell’avvicinare la vittima di turno, chiedere l’ora per accertare il possesso di telefonini ed altri oggetti di valore e poi agire, anche con violenza se necessario”. Le indagini proseguono per bloccare gli altri tre componenti della baby gang che ha agito in pieno giorno in Via Foria, strada solitamente affollata.

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