Arturo, il 17enne accoltellato una settimana prima di Natale., torna a scuola, dai suoi compagni di classe, nel liceo Cuoco a Napoli. “Bentornato Arturo”, dice un grande striscione che i suoi amici hanno affisso all’ingresso. Sorride e ad accompagnarlo c’e’ la mamma, Maria Luisa Iavarone, che dal giorno dell’aggressione, non ha smesso un attimo di chiedere giustizia e il coinvolgimento di tutti per fermare la violenza di cui e’ stato vittima. E’ imbarazzato, Arturo, quando varca il portone ingresso della sua scuola. “Sono imbarazzato perche’ non mi aspettavo tanti giornalisti al mio ritorno a scuola, questa accoglienza dei miei compagni – dice al suo arrivo – ora mi aspettano i professori, piu’ i che miei compagni”. “Sono emozionato, cio’ che mi e’ mancato e’ stato anche questo portone – afferma – vorrei fare presto, ho lezione”. “So che ci sono stati anche altri ragazzi, penso di essere solo uno di una lunga serie e purtroppo ce ne saranno altri ancora”. Lo ha detto Arturo, il diciassettenne aggredito a NAPOLI la settimana prima di Natale, che oggi e’ tornato a scuola. “A quelli che vengono aggrediti – afferma – dico ‘appena potete cercate di buttarvi tutto alle spalle, dimenticare'”. “Io ci sono riuscito – sottolinea – anche se ogni tanto ritorna quello che ho vissuto”. “Mi ha aiutato mia mamma,la mia famiglia mi e’ stata vicino, mi sono anche sforzato da solo di superare la situazione – aggiunge -. I miei compagni mi hanno invitato a resistere, sapevano che il peggio era passato”.
CRONACA
15 gennaio 2018
Baby gang, Arturo torna scuola: “Sono emozionato, mi è mancata”