La ‘money league’, ovvero le 20 societa’ calcistiche con i fatturati piu’ alti a livello mondiale, nella scorsa stagione hanno generato ricavi pari a 7,9 miliardi (+6%). Lo ha calcolato Deloitte nel suo report giunto ormai alla sua 21 edizione. Per il secondo anno di fila il Manchester United conquista la prima posizione con un fatturato superiore a 676 milioni di euro e chiudono il podio Real Madrid e Barcellona. Le squadre italiane in classifica, rispettivamente al 10mo, 15esimo e 19esimo posto, sono Juventus, Inter e Napoli che entra per la prima volta in classifica grazie a una crescita del 39% del suo fatturato. Per la prima volta il Milan e’ fuori dalla Top 20 ed e’ stata esclusa anche la Roma. A sostegno della crescita dei ricavi “c’e’ un driver fondamentale – spiega Deloitte in una nota – : i diritti radiotelevisivi, che rappresentano il 45% delle entrate totali dei club presenti nella Top 20”. “Il calcio europeo continua a prosperare finanziariamente, con quasi mezzo miliardo di euro di crescita dei ricavi per i primi 20 club della Money League. L’edizione di quest’anno e’ stata resa particolarmente avvincente dal duello per il primo posto tra Manchester United e Real Madrid. La capacita’ dello United di mantenere la prima posizione e’ stata impressionante tenendo conto dell’indebolimento della Sterlina contro l’Euro” commenta Dan Jones, partner di Deloitte Sports Business Group. La classifica e’ di dominio inglese con dieci squadre tra le prime 20 nell’edizione 2018. Il Southampton (18 ) fa il suo debutto in classifica, mentre il Manchester City si consolida tra i primi cinque club e il Leicester City sale di sei posizioni piazzandosi al 14 posto. L’Arsenal scavalca il Paris Saint-Germain e si porta in sesta posizione, mentre Chelsea e Liverpool restano stabili, rispettivamente all’ottavo e al nono posto, con il West Ham United in 17esima posizione ed Everton fanalino di coda della Top 20. La Juventus guida le italiane occupando il 10 posto in classifica per il quarto anno consecutivo, trainata da un aumento dei ricavi di 20 punti percentuali. “Key driver per i bianconeri, oltre alla vittoria del sesto scudetto consecutivo, e’ stato l’ottimo piazzamento ottenuto in Champions League, che, con l’accesso alla finalissima di Cardiff, ha consentito al club di riscuotere un premio di 110,4 milioni dall’Uefa. Consolidare la presenza nella Top Ten della Money League potrebbe tuttavia rivelarsi difficile per la Juventus nei prossimi anni – osserva Deloitte -. Per colmare il gap, il club bianconero avrebbe bisogno di riconfermarsi tra le prime della classe nelle competizioni europee: un obiettivo che, per essere raggiunto, necessita di un successo sul campo contro il Tottenham”. Gli inglesi, prossimi avversari della Juventus in Champions, sono all’undicesimo posto della Money League, solo un gradino piu’ in basso rispetto ai bianconeri. L’Inter scala la classifica di quattro posizioni grazie a uno straordinario aumento di 75,2 milioni di euro (137%) dei ricavi commerciali, registrato a seguito dell’acquisizione della societa’ da parte del gruppo cinese Suning nel giugno 2016. Le buone prestazioni conseguite in Europa, invece, sono state il volano del successo del Napoli, unica new entry italiana di quest’anno. L’accesso agli ottavi di finale di Champions League ottenuto nella stagione 2016/17 ha generato un aumento del 51% dei ricavi da diritti televisivi, pari a 147 milioni di euro, piu’ delle intere entrate del club partenopeo nella stagione 2015/16.
SPORT
23 gennaio 2018
Juventus, Inter e Napoli nella Top 20 Europea per fatturato