«Niente droga ai clan stabiesi». Il super-narcos di Castellammare, Raffaele Imperiale, s’era imposto di non fare affari con la criminalità organizzata della sua città. Una sorta di embargo che nel 2009 creò qualche problema a Lelluccio “o’ parente”, perché la camorra stabiese cominciò a pressarlo. I clan volevano essere riforniti di cocaina e non accettavano quel “no” del loro compaesano, che teneva i contatti più importanti con i cartelli del Sud America. Richieste che diventarono insistenti a tal punto che Raffaele Imperiale si ritrovò costretto a chiedere l’intervento del boss di Scampia, Raffaele Amato. Il capoclan degli “scissionisti” contattò i vertici della criminalità organizzata stabiese chiedendo di lasciar perdere Imperiale. E da quel momento in poi, Lelluccio “o’ parente” non ebbe più pressioni.
CRONACA
28 gennaio 2018
Castellammare. I clan stabiesi pressavano Imperiale per la coca, il narcos chiese aiuto al boss di Scampia