Si spostavano in sella a biciclette elettriche. Il loro compito era quello di controllare il rione, lanciare l’allarme in caso di arrivo delle forze dell’ordine e indirizzare i clienti verso il pusher. Gregorio e Catello Cesarano – il secondo imparentato con gli Imparato, meglio conosciuti come i “paglialoni”, la famiglia che storicamente gestisce gli affari illeciti al Savorito – erano le vedette della piazza di spaccio. E per quel ruolo hanno incassato condanne definitive a 6 anni e 8 mesi, a testa. Assieme a loro fu incastrato Giacomo Radice, che aveva il compito di stare seduto a un incrocio e lanciare l’allarme in caso di arrivo delle forze dell’ordine. Anche per lui è arrivata una condanna a 6 anni e 8 mesi.
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