CRONACA
Iervolino: “Cavani? Se vuole casa ad Amalfi l’avrà”
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A Striano apre uno sportello contro il bullismo
Andrea Ripa
Un business enorme quello che è riuscito a mettere in piedi il super-trafficante di Ponte Persica. Imperiale – secondo il pentito – aveva «delle società di import-export di fiori, attività che utilizzava per occultare i quantitativi ingenti di cocaina che faceva venire in Italia. Aveva dei camion di sua proprietà e Raffaele Amato li utilizzava per far scendere anche 2-300 chili di cocaina». La droga partiva da Amsterdam «dove Lelluccio ‘o parente -spiega Cerrato – aveva investito i suoi soldi in negozi in cui si vendevano bevande e sostanze stupefacenti, che erano legalizzate», oppure dalla Spagna a bordo di tir che poi arrivavano in Italia e in particolare erano indirizzati al clan Amato-Pagano.
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