Voleva curare la moglie dal cancro, ma subisce un’usura ad opera di una finanziaria. Grazie all’intervento di Stac è riuscito a risparmiare oltre 10mila euro. Il presidente Pentone: «Sono sciacalli e il Tribunale ci ha dato ragione».
L’atroce malattia che aveva colpito la moglie, aveva costretto il sessantenne scafatese a chiedere un prestito di circa 30mila euro ad una finanziaria nazionale, proprio per coprire le spese per le costose cure mediche. Denaro che sarebbe dovuto servire per evitare il decesso della consorte, visto la gravità delle condizioni di salute, ma così non fu. Pochi mesi dopo, infatti, la moglie muore.
Il debito, intanto, resta e nei primi mesi inizia a pagare le rate del finanziamento sino ad estinguere circa un terzo del debito. Poi i problemi aumentano ed in poco tempo diviene moroso dei restanti venti mila euro. È a questo punto che la finanziaria, per recuperare il credito, gli invia un decreto ingiuntivo.