Tre mesi di inferno, di isolamento. Tre mesi da censura. Tre mesi di chiacchiere e richieste d’aiuto inascoltate. I 100 “eremiti” del monte Faito sono costretti a vivere nell’emergenza perché l’unica lingua d’asfalto che collega il gigante buono al resto del mondo – l’ex Statale 269 – è chiusa dallo scorso 6 novembre quando una valanga di fango si riversò sulla strada e la ridusse in un campo di battaglia. Da allora perdura un groviglio di competenze che non fa altro che acuire le difficoltà e scoprire i nervi. Perché la strada è di proprietà della Città metropolitana di Napoli che di riaprirla non vuole saperne. Lo farà soltanto se la Regione Campania, comproprietaria del Faito e “titolare” della gestione dei costoni, completerà gli interventi di messa in sicurezza con disgaggio e installazione delle reti paramassi. Il risultato? La situazione ristagna sulla pelle di residenti.
CRONACA
8 febbraio 2018
Faito, il monte dimenticato. Cento eremiti senza aiuto da 3 mesi