L’ultimo arrivato in casa Huawei si chiama P smart ed è l’erede di P8 lite, P8 lite smart, P9 lite, P8 lite 2017, P10 lite, ovvero di modelli di classe media dal prezzo accessibile, caratterizzati da un design mai banale e da un adeguato contenuto tecnologico, sotto il profilo hardware e software, così da rappresentare una versione depotenziata ma niente affatto caricaturale dei modelli top di gamma. Una formula che ha sempre incontrato il favore del nostro mercato se è vero che in Italia, dal 2015 a oggi, sono stati venduti oltre 5 milioni di questi dispositivi lite.
Nella confezione, oltre il telefono, trovano posto il carica batteria, un cavo USB-microUSB, degli auricolari in ear di discreta fattura, una pellicola proteggi schermo, già applicata, una graffetta per aprire il carrello SIM/SD e la guida rapida cartacea.
Tre le colorazioni disponibili, nero, blu o oro, per la scocca unibody dal design piacevole ma non particolarmente originale. Le dimensioni (larghezza: 72,05 mm, altezza: 150,1 mm, spessore: 7,45 mm) e il peso (143 g) contenuti, insieme al fatto che lo schermo, essendo un “modaiolo” 18:9 edge to edge, ha una cornice ridottissima, lo rendono comodo ed ergonomico.
Con un rapporto screen to body di oltre l’75%, la faccia anteriore, ricoperta da vetro, è quasi interamente occupata dal display FullView, eccezion fatta per due sottili strisce, di cui quella in basso vede la presenza del logo HUAWEI, mentre in quella posta in alto sono integrati, da sinistra verso destra, la fotocamera anteriore, un led di notifica, la capsula auricolare e i sensori di prossimità e luminosità. Lungo il bordo laterale, in alluminio: a destra, il bilanciere del volume ed il tasto di accensione/blocco; a sinistra, il cassettino estraibile per due SIM in formato nano oppure una nanoSIM e una memoria microSD; in basso, l’ingresso cuffia da 3,5 mm, il microfono principale, una porta microUSB 2.0 e lo speaker di sistema; in alto, il microfono secondario. Sulla back cover, quasi interamente in metallo, sono presenti il sensore di impronte digitali 4.0, che, fulmineo nel riconoscimento, può essere utilizzato anche per muoversi, tramite swipe, nell’interfaccia utente, e, lungo i lati corti, due sottili fasce in plastica, con quella in alto che ospita gli obiettivi della dual camera, leggermente sporgenti, affiancati dal flash led.
Il display è un 5,65 pollici, IPS, con risoluzione FHD+ (2160×1080 pixel). Ampi gli angoli di visione, realistici e vividi i colori con la possibilità di regolarne la temperatura nelle impostazioni. Contrasto non elevatissimo, luminosità non eccezionale ma tale da assicurare, anche sotto la luce diretta del sole, una buona leggibilità.
Lo Smart Split Screen consente di utilizzare due app contemporaneamente dividendo lo schermo. Utile la modalità protezione occhi, che, attivata durante le ore notturne, filtra la luce blu e affatica meno gli occhi.
Il processore on board è il Kirin 659, un octacore (2.36GHz*4+1.7GHz*4), supportato da 3 GB di memoria RAM e dalla GPU Mali T830 MP2. La memoria interna è da 32 GB espandibile, perdendo però lo slot per la seconda SIM. La dotazione hardware non fa certo di questo telefono il più veloce e reattivo in circolazione ma, durante il nostro test, non abbiamo mai registrato rallentamenti o impuntamenti, tali da pregiudicare un’esperienza d’uso soddisfacente nell’utilizzo di app, nella navigazione web, nella fruizione dei contenuti multimediali e nel gaming.
La batteria integrata da 3000 mAh ci ha consentito di arrivare alla fine di un’intensa giornata di lavoro senza eccessivi patemi d’animo. Occorrono poco meno di due ore per una ricarica completa.
Il P Smart è un dual SIM dual standby, tramite impostazioni è possibile scegliere la SIM predefinita per chiamate, dati, e messaggi ed attivare l’inoltro automatico quando si utilizza una sola delle due SIM. Ottima la qualità delle chiamate telefoniche, grazie alla sezione radio con segnale telefonico stabile. Molto efficienti i due microfoni e la capsula auricolare, non potentissimo il vivavoce.
Per quanto riguarda la connettività sono presenti 4G LTE (fino a 150 Mbps), Wi-Fi monobanda, 802.11 b/g/n, Bluetooth 4.2 (supporta fino a due dispositivi contemporaneamente) e NFC. Per la navigazione turn-by-turn, sono supportati GPS, AGPS, Glonass. Presente anche la radio FM.
P smart è dotato di una doppia fotocamera posteriore con la principale da 13 MP e la secondaria da 2 MP, che serve a calcolare la profondità di campo ed ottenere suggestivi effetti di sfocatura alle spalle del soggetto in primo piano.
Di buona qualità gli scatti in condizioni di buona illuminazione, non sono esenti da rumore le immagini ottenute quando c’è meno luce. La risoluzione massima è di 4160×3120 pixel. Numerose le impostazioni e le modalità di scatto, tra cui la PRO, che consente di regolare ISO, esposizione, messa a fuoco e bilanciamento del bianco, la ritratto, il light painting e il time lapse. Più che buoni i video in Full HD.
Ben oltre la sufficienza le foto della camera frontale da 8 megapixel, che, con la modalità ritratto, per l’effetto bokeh, e quella beauty, per dare alla pelle un aspetto più naturale e radioso, è ideale per i selfie, che possono essere scattati anche mediante smart gesture.
Sul P smart è installata la versione 8.0 Oreo di Android, con interfaccia utente proprietaria EMUI 8.0, che assicura una buona user experience. Numerosi i temi a disposizione per la personalizzazione, è possibile scegliere se avere o meno l’app drawer.
Con un prezzo di listino al lancio di 259,00 euro, che di certo scenderà nelle prossime settimane, il P Smart è destinato a diventare un best buy come lo sono stati i suoi predecessori negli anni scorsi.