Ercolano. Il 2018 è entrato nel vivo, l’amministrazione comunale targata Ciro Buonajuto si trascina i problemi ereditati dal 2017 sul fronte rifiuti. Niente anno nuovo vita nuova a Ercolano sotto il profilo della nettezza urbana, perché – a dispetto dell’arrivo di 13 guardie ambientali sul territorio cittadino – la situazione igienico-sanitaria non cambia e l’immondizia resta in «bella mostra» agli angoli delle strade.
Una situazione «intollerabile» annuncia l’opposizione dell’ente di corso Resina, pronta a mettere nero su bianco una serie di interrogazioni rivolte al baby-Renzi della città degli Scavi. «La Buttol continua a non rispettare le procedure: i netturbini effettuano il prelievo dei sacchetti a qualsiasi orario, bloccano le strade già trafficate di per sé e il risultato è che i rifiuti restano a terra», tuonano i consiglieri comunali Gennaro Cozzolino e Gennaro Miranda.
Secondo la loro interrogazione il sindaco avrebbe il potere di intervenire su alcuni punti dell’accordo stipulato tra Buttol e Comune tramite la prefettura, in modo da ottenere il rispetto del capitolato speciale d’appalto. «La ditta non ha rispettato gli accordi – sottolineano gli esponenti della minoranza – perché gli operatori ecologici non sono tutelati, i camion a disposizione per la raccolta rifiuti sono meno rispetto a quelli concordati con la Buttol e gli orari della raccolta sono totalmente diversi rispetto a quelli stabiliti inizialmente: i rifiuti si dovrebbero raccogliere dalle 6 alle 12.30, ma a Ercolano il prelievo avviene a tutti gli orari».
Dunque su queste criticità si basano le interrogazioni che saranno presentate al sindaco durante il prossimo consiglio comunale. «La gestione dei rifiuti urbani continua a essere svolta in maniera non conforme; i lavoratori continuano ad avere problemi con la ditta; i rifiuti prelevati a orari non attinenti al piano industriale; ci sono zone della città in cui la raccolta non avviene quotidianamente e quindi non differenziata; ci sono i presupposti per cui il Comune possa chiedere la risoluzione contrattuale, ma non ha intenzione di chiedere le dovute misure al dirigente del settore».
Insomma, sono questi i temi “caldi” posti all’attenzione del sindaco Ciro Buonajuto, invitato a chiare lettere a trovare una soluzione all’emergenza Nu sul territorio. A oggi, le ragioni della crisi restano un mistero. La Buttol e i dipendenti hanno fatto “pace”, i vertici aziendali sono riusciti a risolvere il problema che dal principio aveva compromesso l’equilibrio dell’appalto a Ercolano: al momento del passaggio di cantiere c’erano 70 dipendenti con livelli più alti rispetto a quanto prospettato dal capitolato di gara. E questo significa un aggravio di costi per l’azienda di circa 370mila euro all’anno, superato nei mesi scorsi grazie a un accordo tra sindacati e azienda, che ha previsto un conguaglio di spesa per i dipendenti, con ticket resturant e qualche soldo in più.