Torre del Greco. L’hanno seguita e braccata per rubarle una collanina d’oro. Che per lei non era un semplice gioiello da sfoggiare con soddisfazione bensì il ricordo di suo figlio, il giovane con il sorriso brillante e la musica nel cuore che tutti ricordano. Era un ciondolo a forma di cuore con una foto di Danilo Sparaneo, il centauro di vent’anni morto in un terribile incidente stradale lo scorso mese di ottobre. La sua foto era racchiusa nel cuore alla fine di una collanina che la mamma custodiva con gelosia: un gioiello che, tra un passo e un altro batteva sul suo petto. Almeno fino a quando l’ennesimo criminale ha compiuto un azione ignobile: in corso Umberto si è affiancato alla mamma di Danilo che in quel momento stava raggiungendo il cimitero, le si è avvicinata in sella al suo scooter e le ha strappato quel gioiello dal valore inestimabile. Poi è scappato a tutto gas facendo perdere le proprie tracce. La donna sconvolta ha solo potuto urlare, ma non con il tono di voce di chi è arrabbiato, ma con la straziante tonalità intrisa di dolore, di chi ha perso il ricordo di suo figlio. Poi la classica denuncia alle forze dell’ordine, con una risposta poco rassicurante: secondo gli uomini in divisa le telecamere in quel tratto di strada sono momentaneamente fuori uso per assenza di manutenzione. I familiari di Danilo a fatica riescono a commentare questa terribile vicenda, l’ennesima che ha sconvolto la loro famiglia. «Hanno rubato la fotografia di un ragazzo straordinario – dice Cristian Sparaneo, fratello maggiore e mentore di Danilo -, hanno sottratto a mia mamma il suo sorriso, quello che lei aveva sempre vicino al cuore. Chi ha avuto modo di incontrare Danilo in vita lo sa, sa quanto vale il suo sorriso. Non voglio condannare quest’azione criminale, non me la sento e non servirebbe. Però, voglio dire che così me lo hanno ucciso di nuovo». Affranto Cristian, cantante neomelodico analizza questo scippo, avvenuto in pieno giorno e in una strada trafficata di auto e pedoni. La rabbia difficilmente può lasciare posto alla comprensione, non in questo caso. Perché stavolta i ladri hanno rubato un oggetto dal piccolo valore economico, ma inestimabile per chi lo indossava. Anche la cugina di “Dani” non riesce a trattenere la rabbia per questo episodio. «Non voglio sprecare parole per insultare quest’uomo misero. Ma vorrei inoltrare un appello, perché se le persone saranno a conoscenza di questo episodio, potrebbe accadere che il messaggio arrivi a chi di dovere, a chi ha compiuto questo gesto vergognoso e magari chissà, potrebbe essere che si passi una mano per la coscienza e faccia reperire nuovamente la medaglietta a mia zia, spero» dice Virna Sparaneo.
CRONACA
20 marzo 2018
Torre del Greco, scippata della collana d’oro con la foto del figlio: «Così Danilo è morto due volte»