Droga, estorsioni e videopoker, si conclude senza condanne la vicenda giudiziaria che ha visto coinvolto il boss Franchino Matrone e il figlio Antonio, detto Michele. Nell’ambito di un procedimento sul quale altri 17 imputati sono ancora in attesa del pronunciamento dei giudici, i due, rappresentati dai legali Armando Vastola e Giuseppe Della Monica, sono stati assolti «per non aver commesso il fatto». Il verdetto ieri mattina, quando i Matrone, che hanno scelto la strada del rito abbreviato, sono comparsi dinanzi al giudice per le indagini preliminari presso il Tribunale di Salerno, Vincenzo Pellegrino. Secondo le accuse ipotizzate dalla Procura Antimafia di Salerno, il boss e suo figlio si sarebbero resi responsabili di prestiti “a strozzo” nell’arco i ben 11 anni, dal 2001 al 2012, in contrapposizione ad altri gruppi malavitosi quali i Campagnuoli e i Ridosso. I capi d’imputazione per loro erano spaccio, estorsione, usura e imposizione dei videopoker tra i Comuni di Scafati e San Marzano sul Sarno.
CRONACA
21 marzo 2018
Scafati. Droga, estorsione e prestiti usurai: assolti il boss Matrone e suo figlio