Niente tregua per il piccolo paese di Casola di Napoli, stravolto da novembre 2017 dall’indagine partita dalla Procura e ricaduta sul Comune. E precisamente sull’attività dell’ufficio tecnico. Documenti, tanti, portati via dagli inquirenti che continuano a far visita all’ente di via Roma. Autorizzazioni e cambi d’uso sospetti rilasciati a chi, presumibilmente dietro compenso, ha richiesto l’atto che era stato respinto forse ai primi tentativi. Sopralluoghi continui nella zona collinare che confina con i boschi. Aree agricole all’ombra della montagna e vecchie costruzioni nascoste dalla vegetazione. Lontani dal centro e ideali per ritoccare qualche vecchio rudere e trasformarlo in una villa con giardino. Un fai-da-te che qualche furbetto è riuscito a mettere in atto, garantendo anche l’affitto di della amena struttura soprattutto a chi è in cerca di un posto tranquillo e fresco durante i mesi estivi. Una situazione che rientra a pieno titolo nelle indagini della magistratura e estese a tutto il territorio. Caccia ai mega-abusi che pare siano non pochi.
CRONACA
24 marzo 2018
Casola. Ruderi trasformati in case con giardino, caccia ai maghi degli abusi