«La notizia che la Corte europea ha ritenuto ammissibile il ricorso viene proposta come “Schettino contro l’Italia”. Mio padre, non eÌ contro l’Italia e lo dimostra il fatto che nel rispetto dell’incidente non si eÌ sottratto ai tre gradi di giudizio previsti dal nostro ordinamento giuridico; dopo aver lecitamente percorso ed esaurito le vie legali, pur consapevole della condanna a 16 anni di carcere, rispettoso dello stato italiano si eÌ costituito bussando al portone di Rebibbia». Decisa, dura, precisa. Rossella Schettino, figlia del comandante della Costa Concordia Francesco Schettino – che sta scontando la sua pena dopo che la Cassazione ha confermato i 16 anni per la tragedia del gennaio 2012 – torna a parlare.
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