Sala Stampa
Il tecnico: «Raggiungere il prima possibile quota 87, poi verrà il resto In questo momento non sfruttiamo le tantissime occasioni che abbiamo»
Sarri cerca di nascondere la delusione. Il pari del Mapei Stadium e’ un duro colpo per il Napoli nel duello ravvicinato con la Juventus. L’allenatore cerca di distogliere l’attenzione dalla lotta scudetto e pone un altro obiettivo per questo rush finale di stagione, nel vano tentativo di alleggerire la pressione sulla squadra.
“L’obiettivo è fare prima possibile record di punti e quindi 87 punti. Se pensiamo ad altri discorsi significa che siamo oltre ogni più rosea previsione. Abbiamo sbagliato palloni banali e la finalizzazione. Quando vai sotto con una squadra che è in lotta per la salvezza poi diventa complicato. Siamo stati ingenui anche sul gol, commettendo un fallo su quella punizione ma l’avversario era girato verso la tribuna”.
Sarri passa poi ad analizzare la gara contro il Sassuolo, ponendo soprattutto l’accento sulla difficoltà degli azzurri a trovare la rete nonostante la grandissima mole di gioco: “Abbiamo sofferto perché siamo andati sotto in maniera anche strana. Avevamo creato situazioni favorevoli e poi ci siamo trovati in svantaggio. Trovarsi sotto contro una squadra che lotta per la salvezza è sempre problematico, per l’atteggiamento degli avversari, che fanno ciò che fa comodo a loro. Se io arbitrassi non tollererei certi atteggiamenti. Per fortuna siamo riusciti a pareggiarla, siamo imbattuti fuori casa da 18 mesi e siamo contenti per questo. Abbiamo creato tanto anche in questa gara. E’ un momento in cui sfruttiamo una percentuale ridotta delle palle gol create. A questi momenti però alterna altri in cui su cinque palle gol fa cinque gol. L’importante è continuare a creare come stiamo facendo. E’ mancata un po’ qualità nell’impostazione, abbiamo sbagliato molto di più del solito da un punto di vista tecnico. Essendo noi una squadra che vive di meccanismi, meno di individualità, può darci più fastidio rispetto alle altre la pausa per le Nazionali, ma anche alle altre squadre sul piano della condizione fisica con cambi d’allenamento. Lo pagammo anche ad Udine post-nazionali, quest’anno un po’ meno, ma è così e bisogna essere bravi per sopperire”.
Una mano in queste gare può darla Arek Milik, entrato bene in gara, che ha colpito una traversa: “Ha accumulato quattro-cinque ingressi con noi di 15-20 minuti e un paio in Nazionale. Comincia così ad avere una buona condizione. Oggi ci ha aiutati, è stato pericolosissimo, ha preso la traversa. Per noi è molto importante averlo recuperato”.
Infine un commento sulla prestazione di Zielinski: ““A me è sembrato il migliore Zielinski, forse mi sono confuso (ride, ndr). Hamsik aveva quest’infortunio, meno grave del previsto, così s’è operato alle tonsille perché era inevitabile e doveva già stare fermo per il flessore. E’ tornato ieri, era a mezzo servizio. Per Mertens, invece, penso si tratti soltanto di una botta e non dovrebbe essere nulla di grave”.