Sant’Antonio Abate – Sono circa 600 le famiglie che rischiano di perdere la propria casa che rientra nella lista degli “abusi da abbattere”. Un argomento trattato in aula nell’ultimo consiglio comunale, in assenza dell’intero gruppo di minoranza.
Un dejavu o semplicemente posizioni che continuano a mantenere i consiglieri di maggioranza che, all’appello del sindaco Antonio Varone di approvare l’accensione del mutuo per le demolizioni ordinate dalla Procura, danno seguito alla lettura di una nota. Un “no” che viene giustificato con «abbiamo già troppi debiti. Circa 100mila euro da restituire alla Cassa Depositi e Prestiti e accendere un altro mutuo graverebbe sulle casse comunali». Due le mani alzate per approvare la delibera che, anche a questo giro, non passa. Voti favorevoli del primo cittadino e del presidente del consiglio Giuseppina Falconetti che precisa: «capisco il dramma vissuto dalle famiglie abatesi. Purtroppo però come rappresentante della Prefettura ho l’obbligo di andare nella direzione della legalità». «Dal 2009 a Sant’Antonio Abate non sono stati commessi altri illeciti edilizi.
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