Castellammare di Stabia – «Gennaro 100 fissi. Ernesto 100, perché fa solo la mattina. Gianluca ci arriva a prendere le 150 euro». Vittorio Benito Ferrara parla in auto con un amico e svela gli stipendi da fame che garantiva a chi lo affiancava nell’attività di spaccio di sostanze stupefacenti. Il 27enne incensurato di Castellammare s’era messo in testa di poter gestire una piazza e aveva convinto gran parte della sua famiglia, che lo aiutava nonostante la “settimana” fosse tutt’altro che allettante. E’ uno dei retroscena che emerge dell’operazione “Speedball” – condotta dai carabinieri agli ordini del maggiore Donato Pontassuglia – nella quale risultano indagate 19 persone tra Castellammare, Santa Maria la Carità e Torre Annunziata, e che ha portato a ben 13 arresti, di cui 4 in carcere.Gli stipendi da fameVittorio Benito Ferrara non sapeva di essere intercettato mentre era in auto con un amico. Ed è proprio mentre parla con lui che svela il compenso che garantisce ai suoi complici.
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