Boscoreale – Si dice che al mondo non esista nulla di più grande dell’amore di una madre. Un sentimento che porta a perdonare un figlio anche davanti a vicende gravi e drammatiche. Un amore che forse potrebbe spiegare il gesto di quella giovane donna di Boscotrecase. Una mamma di 50 anni che ha deciso di perdonare il figlio che l’aveva picchiata e maltrattata per mesi. «Lui non è così signor giudice, è un bravo ragazzo. E’ tutta colpa della droga», le parole ripetute in lacrime nell’aula del tribunale di Torre Annunziata. Davanti a lei c’è Ciro (usiamo un nome di fantasia per tutelare la privacy della famiglia coinvolta) che la asserva in silenzio strofinandosi gli occhi. Quel ragazzo di 20 anni è imputato per tentata estorsione e maltrattamenti. E’ accusato di aver picchiato, con schiaffi, calci e pugni sua madre per farsi consegnare i soldi per comprare dosi di marijuana e cocaina. Accuse confermate dalla donna durante la struggente deposizione resa nel corso del processo che si celebra davanti al giudice Maria Laura Ciollaro.L’inferno della droga. Una deposizione fiume, durata più di un’ora. Un racconto commovente per dipingere l’inferno di una famiglia distrutta dal dramma della droga. Ciro è uno dei tanti ragazzi di questa zona che è finito nel tunnel scavato da narcos e camorristi. Ha iniziato con uno spinello e non è riuscito più a fermarsi. Arrivando a “pippare” le dosi di cocaina nel bagno di casa.
Leggi l’articolo completo su Metropolis in edicola o nella versione digitale http://metropolis.ita.newsmemory.com/