Sono le 2 e 45 del mattino a Dongguan. L’alba è ancora un miraggio. Mentre sulle sponde del fiume Perla si solleva una luna tonda e bianca. Le insegne dei negozi sono spente e il polo industriale uno dei più importanti della Cina – è avvolto da un silenzio spettrale. Dorme la città, mentre Rino accende la tv. Lo sguardo è assonnato, ma nel cuore c’è una speranza che abbatte anche il fuso orario. «E’ una partita che aspetto da 30 anni», ripete sottovoce al suo socio Salvatore mentre le due squadre entrano in campo. C’è Juventus-Napoli. Davanti all’amore, si sa, le distanze non esistono. E anche a 12.000 chilometri dall’Italia c’è un pezzo di Napoli che brucia di passione nella notte più lunga. La notte dei sogni, dei desideri, delle speranze di una città e di chi la ama.
A fine partita l’illuminazione. La fantasia napoletana e l’amore per la maglia azzurra “partoriscono” un’idea. «Ho subito pensato di creare un piatto per celebrare questa vittoria – racconta lo chef stabiese – Un tributo a questi fantastici ragazzi che ci stanno facendo sognare ad occhi aperti. E in particolare a Koulibaly, l’eroe della notte di Torino». Le idee sono tante. Una pizza? «troppo banale». Un piatto di pasta? «nemmeno a parlarne». Poi la scintilla. «Davanti ai miei occhi, in un istante si è materializzata la famosa graffa stabiese che ho esportato con successo in Cina. Un tocco d’azzurro e un velo di cioccolato e il gioco è fatto». Et voilà, dalla notte dei sogni viene fuori la “bomba Koulibaly”. Un mix di tradizione e passione su un letto di zucchero e Nutella. «Si già sta spopolando da queste parti», ripete con orgoglio lo chef stabiese, diventato in questi anni una vera e propria star in Cina.