Napoli – E’ “indispensabile” ascoltare il capitano dei Carabinieri Gianpaolo Scafarto e l’ex consigliere dei palazzo Chigi Filippo Vannoni: il processo disciplinare al pm di Napoli Henry John Woodcok e’ riconvocato per il 7 giugno, per ascoltare due personaggi chiave del procedimento scaturito dall’inchiesta Consip. Solo dopo le due testimonianze, il ‘tribunale delle toghe’, presieduto dal vicepresidente del Csm, Giovanni Legnini, decidera’ se convocare anche il procuratore aggiunto di Roma Paolo Ielo e il sostituto Mario Palazzi, come richiesto dal difensore di Woodcock, Marcello Maddalena. La procura generale della Cassazione accusa Woodcock di aver ascoltato, il 21 dicembre 2016, come persona informata sui fatti, Vannoni – citato dall’ex ad di Consip Luigi Marroni come una delle fonti, insieme al ministro dello Sport Luca Lotti, al generale Tullio Del Sette e al generale Emanuele Saltalamacchia che gli parlo’ di un’inchiesta in corso sulla centrale acquisti della pubblica amministrazioni – omettendo di iscriverlo nel registro degli indagati, quindi in assenza le garanzie difensive. La sezione disciplinare del Csm vuole fare chiarezza sulle modalita’ con cui si svolse la deposizione di Vannoni, che in un interrogatorio reso successivamente davanti ai pm di Roma, aveva lamentato la testimonianza come lesiva della sua dignita’. Scafarto era uno degli ufficiali di polizia giudiziaria presente. Ai due, come gia’ e’ stato per il capitano della Gdf Sebastiano Di Giovanni, ascoltato a palazzo dei Marescialli lo scorso mese, e il maresciallo dei Carabinieri Carlo Brachetti, ascoltato oggi, il pg di Cassazione Mario Fresa chiedera’ conto della condotta di Woodcock e dei presenti: se e’ vero che il pm abbia indicato a Vannoni, dalla finestra, il carcere di Poggioreale chiedendogli se vi volesse fare una vacanza, e se gli avesse mostrato dei fili facendogli credere che fossero delle microspie. Oggi Brachetti ha smentito tali circostanze e ha definito Vannoni una persona “in stato di agitazione”, “che non rispondeva alle domande, ne’ in maniera affermativa ne’ negativa; c’erano momenti di prolungato silenzio”, tanto che gli fu chiesto volesse fare una pausa. Woodcock e’ sotto procedimento disciplinare anche per scorrettezza nei confronti dell’allora procuratore di Napoli facente funzioni Nunzio Fragliasso, per un articolo con suoi virgolettati pubblicato da ‘Repubblica’ il 13 aprile 2017 su un presunto scontro tra le procure di Napoli e Roma. La pm Celestina Carrano, ascoltata oggi al Csm, ha riferito come Woodcock fosse particolarmente “turbato”, per la pubblicazione degli stralci di un colloquio avuto con una persona che riteneva amica, ma “nei giorni successivi non vi fu alcuna ripercussione, ne’ ho registrato dai colleghi della procura di Roma alcun disappunto”.
Henry John Woodcock, pm della dda di Napoli, in una foto d'archivio del 14 novembre 2016.
ANSA / CIRO FUSCO
CRONACA
17 maggio 2018
Processo Woodcock al Csm, ‘sentire Scafarto e Vannoni’