I cinque ex dipendenti del Mar hotel Alimuri di Meta si difendono. E vogliono tornare in libertà perché si dicono innocenti. Negano di aver stuprato la turista inglese. Respingono con forza l’infamante accusa di aver violentato Anna per quattro ore tra il bordo piscina dell’albergo e l’alloggio del personale. E ribadiscono una versione – non verbalizzata – già fornita ai poliziotti del commissariato di Sorrento pochi giorni dopo la perquisizione messa a segno all’interno della struttura: «La donna era consenziente». E la droga? Nessuno l’ha mai usata né comprata né tantomeno è stata impiegata da loro per intrattenersi con Anna (nome di fantasia). E’ questo il senso delle dichiarazioni rese da Antonino Miniero, Davide Gennaro Gargiulo, Fabio De Virgilio, Raffaele Regio e Ciro Francesco D’Antonio. I ragazzi – originari di Vico Equense, Torre del Greco, Portici e Massa Lubrense – sperano di poter tornare quanto prima in libertà e dimostrare la loro innocenza.
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