Cinque condanne confermate per oltre 30 anni di cella e un processo da rifare per Francesco Tamarisco, la cui responsabilità è però «irrevocabile». E il succo del verdetto firmato dalla Corte di Cassazione che ha reso definitive – salvo colpi di scena clamorosi – quasi tutte le condanne emesse dalla Corte d’Appello di Napoli nel luglio del 2016. Gli imputati – ritenuti legali ad alcuni dei cartelli del narcotraffico internazionale con base all’ombra del Vesuvio – sono stati coinvolti in un’inchiesta sullo spaccio sull’asse Italia-Spagna.
In una sentenza depositata nei giorni scorsi la Cassazione presidente Giacomo Fumu – ha dichiarato inammissibili tutti i ricorsi di 5 dei 9 imputati che hanno scelto di essere giudicati con rito abbreviato. Tutti ad eccezione di Francesco Tamarisco, considerato uno dei referenti principali del narcotraffico a Torre Annunziata. Per Tamarisco, condannato in appello a 9 anni di carcere per questa vicenda, lo stesso Procuratore Generale ha chiesto alla Cassazione di rivedere al ribasso la pena rettificando a 8 anni il verdetto per un errore nel calcolo della pena. Decisione accolta dai giudici che hanno rinviato ad altra sezione della Corte d’Appello il processo per l’imputato dichiarando, allo stesso tempo, «irrevocabile l’affermazione di responsabilità del predetto imputato».