Non s’è mai arreso. Anzi dal pc posizionato sulla scrivania della sua camera da letto e tramite la tastiera di uno smartphone ha continuato a mandare messaggi a quella ragazzina con cui un mese fa aveva cercato di avere un rapporto sessuale; lo avrebbe avuto se non fossero intervenuti tempestivamente i carabinieri della stazione di Terzigno. Quella storia d’amore proibito, di abusi e di una giovane ragazza che probabilmente non s’è mai resa conto di quello a cui stava andando incontro, ha sconvolto la comunità terzignese. Se ne parla ancora oggi, con i militari dell’Arma agli ordini del maresciallo Adolfo Montagnaro che non hanno mai smesso di tenere sotto controllo una vicenda ‘border line’. Fino a ieri mattina, quando le forze dell’ordine hanno notificato il provvedimento emesso dalla Procura per il trasferimento in carcere del 34enne che aveva continuato tramite continui contatti sui social network a infastidire quell’ingenua ragazzina, cresciuta troppo in fretta e travolta da una vicenda più grande di lei.
Vesuviani
9 giugno 2018
Terzigno. Pedofilo scrive alla 13enne: «Amore, ci vediamo presto», arresto bis