Ha lottato come un leone fino all’ultimo soffio di vita, proprio come quando coordinava le inchieste. Purtroppo però un brutto male l’ha strappato via prematuramente all’amore di familiari, amici e colleghi che ne hanno apprezzato sul campo doti professionali e umane.
Si è spento oggi pomeriggio Antonio Vinciguerra, 54 anni, di Napoli, già vicequestore aggiunto del commissariato di polizia di Sorrento ed Ischia e da un anno e mezzo promosso ai vertici della Digos di Napoli. La notizia della scomparsa è giunta oggi pomeriggio per una tragica coincidenza alla vigilia della serata che nel cortile monumentale del Maschio Angioino vedrà premiati alcuni poliziotti, ma soprattutto amici, con cui Vinciguerra ha condiviso anni indimenticabili a Sorrento e che hanno ottenuto il riconoscimento per le indagini svolte per ricostruire lo stupro denunciato da una turista a Meta.
Una nona edizione del premio Ammaturo per commemorare il vicequestore aggiunto che, assieme all’agente Pasquale Paola, fu trucidato in un agguato delle Br il 15 luglio 1982 che, purtroppo, va in scena tra lacrime e dolore.In particolare quello provato nel commissariato della polizia di Stato di Sorrento, divenuto in fretta una seconda famiglia per Vinciguerra che, alla notizia della promozione alla Digos, venne salutato con tanti sorrisi e felicitazioni sia dai colleghi sia dalle amministrazioni. Un rapporto umano, quello instaurato con gli agenti che ha coordinato per anni, che è andato al di là del lavoro.
Salvatore Dare