Torre Annunziata – Settanta dei 140 lavoratori in forza sono ora in esubero. È quanto comunicato oggi nel corso di una conferenza stampa dai vertici aziendali del CMO, l’azienda di Torre Annunziata specializzata in servizi legati alla medicina che si è vista respingere la richiesta di dissequestro della medicina nucleare dal Tribunale oplontino: ”Dover rinunciare a questa branca – spiega l’amministratore Luigi Marulo – si ripercuote sull’intera attività aziendale. Negli ultimi giorni, dopo aver abbandonato ogni speranza di poter riaprire il reparto, ci siamo interrogati sulla possibilità di salvare il resto dell’azienda, o in alternativa far decadere tutto. Dopo aver eliminato tutti i costi possibili, è emersa una necessità irreversibile: oggi l’azienda è in esubero di circa 70 unità lavorative su 140”.La vicenda è legata al sequestro della struttura che ospita la branca di medicina nucleare per presunti abusi edilizi riscontrati dagli uffici del Comune di Torre Annunziata.
CRONACA, Torre Annunziata
8 agosto 2018
Torre Annunziata: allarme dei vertici della Cmo, no a dissequestro, a rischio 70 posti lavoro