Torre del Greco. È bastata qualche ora di pioggia per scatenare la prima emergenza maltempo all’ombra del Vesuvio. Dove sono state registrate decine di criticità alla viabilità, a partire da via Guglielmo Marconi, la strada di collegamento tra il «quartiere chic» di via Enrico De Nicola e il centro cittadino. Un uomo alla guida di una Volkswagen Polo è letteralmente rimasto intrappolato in un tombino «saltato» a causa dell’acquazzone: l’automobilista ha centrato in pieno la voragine e non è riuscito a ripartire, fino all’arrivo dei soccorsi. Fortunatamente non ci sono stati particolari danni, perché – al netto dello spavento – l’automobilista non ha riportato ferite, mentre la vettura avrebbe riportato solo qualche graffio. Ma i disagi non si sono fermati alla zona alta, anzi. In particolare a «pagare» la furia della pioggia è stata via Calastro, dove la strada per circa due ore è rimasta praticamente off limits a causa della presenza di varie pozze d’acqua. Uguale, invece, la situazione in via Litoranea dove i sottopassi non hanno retto al peso dell’acqua finendo per formare la solita «piscina naturale» percorribile solo a bordo di un motoscafo. A fronteggiare la giornata di emergenza, in prima linea, il sindaco Giovanni Palomba. Il primo cittadino si è trasformato – complice la cronica assenza di personale alla polizia municipale – in una sorta di supporto ai vigili urbani e in via Sant’Anna ha aiutato una donna rimasta bloccata in auto: l’automobilista non riusciva a fare manovra perché l’auto slittava. Così il sindaco ha prima cercato di fare ripartire l’automobilista in difficoltà e poi ha allertato i caschi bianchi per disciplinare il traffico. Tuttavia, a dispetto del gesto di altruismo del leader della carovana del buongoverno, la prima vera giornata di pioggia riaccende i fari sulla scarsa capacità di caditoie e tombini nel fronteggiare gli acquazzoni a causa della scarsa pulizia dei canali di scolo. Ma, ovviamente, lo scenario da incubo non riguarda solo Torre del Greco. Come ricorda proprio il sindaco Giovanni Palomba per provare a dimostrare come la città – in fondo – abbia retto l’urto della pioggia. «Si è sicuramente trattato di una pioggia anomala capace di cogliere un po’ tutti di sorpresa, ma devo dire che le conseguenze non sono state particolarmente gravi – spiega lo storico figlioccio della Dc all’ombra del Vesuvio -. A Pompei ci sono stati danni ingenti e anche in altri comuni. La città è in discesa, quindi l’acqua tende a raggiungere il mare. In ogni caso, è nostro dovere accertare che le caditoie siano pulite e funzionanti».
CRONACA, Torre del Greco
2 ottobre 2018
Piove, saltano tutti i tombini a Torre del Greco: il sindaco-vigile «salva» automobilista