Fabiano Mazzetti avrebbe compiuto ventidue anni pochi giorni fa. Sì, avrebbe. Perché un destino crudele lo ha strappato all’amore della famiglia quel maledetto 17 ottobre del 2016. La felicità di un lavoro stabile, i primi passi verso un futuro ricco di ambizioni: tutto cancellato in un attimo. E l’unica consolazione per la famiglia, rappresentata dalla parola “giustizia”, non è ancora arrivata. I parenti di Fabiano, dipendente di una nota multinazionale del settore alimentare con sede nel Salernitano, deceduto sul posto di lavoro per un tragico incidente per il quale non sono ancora stati individuati i colpevoli, chiedono la verità. Chiedono che venga fatta chiarezza su quanto accadde quella notte. Molte le ombre e poche le certezze: l’unica, al momento, è che cinque dipendenti della fabbrica sono stati rinviati a giudizio. L’accusa è di omicidio colposo. Finiranno a processo nei primi mesi del 2019.
CRONACA, Pompei
15 ottobre 2018
Pompei. Morì a soli vent’anni. L’urlo della famiglia: «Giustizia per Fabiano»