CRONACA
Torre Annunziata, la baia di capo Oncino off-limits
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A Boscoreale le prime denunce contro il racket
Giovanna Salvati
Sversamento di rifiuti e accensione di roghi tossici, un allarme diossina che ha preoccupato tutti i cittadini. Un’aria irrespirabile che è entrata, soprattutto nelle ore serali, nelle case degli abatesi. In particolare, a ricadere nel mirino degli incivili è via Casariello oramai stracolma di bustoni e trasformata in una discarica a cielo aperto e ad alto rischio. Un’area di competenza della Regione e rimasta incastrata nella burocrazia, per una bonifica che non è mai arrivata. Dopo le continue e incessanti richieste dei cittadini, pronti a marciare verso Napoli, a mobilitarsi è stato il consigliere regionale e vicepresidente della commissione Bilancio, Alfonso Longobardi: «Insieme al sindaco Antonio Varone e al vice Antonio Criscuolo, mi sono recato a Sant’Antonio Abate, in via Casarielli dove moltissimi cittadini avevano segnalato la presenza di rifiuti abbandonati.
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