Un uomo del clan Gallo-Cavalieri tentò di aggredire, in carcere, il killer di “mamma coraggio”. E’ uno dei retroscena dell’inchiesta sull’omicidio di Matilde Sorrentino, la donna di Torre Annunziata uccisa nel 2004 in via Trento. Mamma coraggio aveva denunciato i pedofili che abusavano di alcuni bambini del rione “Poverelli”, compreso suo figlio. A svelare l’ultimo capitolo di quella sconvolgente vicenda, sono alcuni collaboratori di giustizia un tempo vicini alla camorra di Fortapàsc. Pentiti che con le loro dichiarazioni, qualche settimana fa, hanno consentito alla procura di Torre Annunziata di chiudere il cerchio attorno a Francesco Tamarisco, l’uomo accusato di essere il mandante del delitto poi commesso da Alfredo Gallo (che per questa vicenda è stato condannato in via definitiva all’ergastolo)
Leggi l’articolo completo su Metropolis in edicola o vai alla
versione digitale http://metropolis.ita.newsmemory.com/