POMPEI – Un teatro a Pompei già nel IV secolo a.C., quando nella cittadina campana arrivarono i sanniti. E’ una delle ipotesi che arrivano dai nuovi scavi in corso nel sito archeologico, che hanno rivelato la presenza, alle spalle del teatro ancora oggi esistente, costruito nel II secolo a.C., di una sorta di cavea naturale. E’ l’annuncio del direttore del parco archeologico, Massimo Osanna alla presentazione della rassegna Pompeii Theatrum Mundi che si terrà dal 20 giugno al 13 luglio 2019. Alle spalle dell’attuale teatro grande, spiega Osanna, i geologi “indicavano la presenza di un antico cratere. Nello scavare in questa zona è emersa la presenza di un vallone naturale, che ha la forma di una sorta di cavea e che nel II secolo avanti Cristo, quando a Pompei si fece una campagna di ristrutturazione della città e contestualmente si fece l’attuale teatro, è stata poi riempita con materiali ‘sacri’ provenienti dal vicino tempio di Atena, creando così il piazzale che ancora oggi è visibile”. Gli scavi, precisa il direttore, “sono ancora in corso, le prime cose sono emerse proprio ieri e quindi al momento si possono fare solo ipotesi. Ci vorrà il tempo necessario per approfondire e studiare”. E’ chiaro però, conclude, “che i nuovi ritrovamenti sono estremamente importanti. E se questa è la storia , sempre di più ci convinciamo che dobbiamo offrire un futuro a Pompei e che l’esperienza dei nostri visitatori deve essere una esperienza culturale completa, che si deve riflettere sul territorio e sui cittadini di questo territorio. Per questo abbiamo deciso con estremo piacere di ospitare Pompeii Theatrum Mundi, è una rassegna che porta a Pompei un teatro di altissima qualità”.
M|CULT
20 dicembre 2018
A Pompei un teatro già nel IV secolo a.C. Osanna, nuovi scavi restituiscono traccia di una cavea naturale