MILANO – I provvedimenti avranno una durata di cinque anni per i soggetti colpiti per la prima volta e di otto anni per chi era già stato colpito in passato, e prevedono l’obbligo di presentazione alla polizia mezzora dopo l’inizio e mezzora prima della fine di ogni partita di calcio dell’Inter. Quest’ultima prescrizione però dovrà essere valutata e confermata dal gip dopo gli interrogatori, previsto per domani. In seguito ai violenti scontri tra ultras avvenuti la sera del 26 dicembre prima della partita Inter-Napoli il Questore di Milano, Marcello Cardona, ha emesso sette provvedimenti ‘Daspo’ a carico di altrettanti ultras interisti. Lo ha comunicato la Questura. Le indagini hanno per ora individuato nove assalitori, tre dei quali subito arrestati. Sette di loro, tutti italiani e di età compresa tra i 18 e i 48 anni, sono stati colpiti dal Daspo, esteso alle competizioni calcistiche internazionali, mentre sono tuttora in corso indagini sulla posizione degli altri due indagati, nonché su possibili altri partecipanti all’aggressione. Sei degli assalitori raggiunti dal provvedimento, in particolare, risultano gravati da numerosi precedenti penali, e cinque erano già stati colpiti da Daspo (emessi anche in altre province) per aver preso parte ad episodi violenti. Solo uno, un 21enne, è incensurato.
In 2 guidavano gruppo assalitori. Uno impartiva ordini in italiano, l’altro in francese
Secondo alcune testimonianze agli atti dell’inchiesta sugli incidenti pre Inter-Napoli del 26 dicembre a dirigere l’assalto ai van dei tifosi napoletani sarebbero state due persone, una delle quali impartiva ordini in italiano, l’altro in francese. Agli scontri erano presenti infatti anche ultras del Nizza, gemellati con la tifoseria dell’Inter. Testi riferiscono inoltre di aver visto tre o quattro persone che trasportavano un uomo (Daniele Belardinelli, travolto e ucciso da un Suv ndr) che urlavano: “Ha le gambe rotte”. Ore decisive per gli arresti differiti.
La polizia vaglia telecamere e testimonianze
Sono ore decisive per le indagini sulla morte di Daniele Belardinelli, morto durante gli scontri avvenuti prima della partita Inter-Napoli. La possibilità di eseguire arresti differiti, come prevede la normativa sul tifo violento, scade infatti dopo 48 ore dai fatti e quindi le indagini, serratissime, stanno cercando di giungere a ulteriori arresti entro le 19.30. In Questura c’è riserbo assoluto sulle indagini, ma secondo indiscrezioni la polizia sarebbe sulle tracce di qualche altro ultras ritenuto tra i protagonisti degli episodi più violenti. Per quanto riguarda il Suv investitore del tifoso poi deceduto, invece, la polizia starebbe vagliando immagini di telecamere stradali e le testimonianze dei tifosi presenti, che nella concitazione del momento non sarebbero però determinanti.