Torre del Greco. C’è chi dice siano stati scelti in un «palazzo» diverso dal Comune. C’è chi, invece, sostiene siano stati indicati da qualche politico formalmente «estraneo» alla coalizione uscita vincitrice dal ballottaggio del 24 giugno. Ma, a prescindere da dubbi e congetture, la nomina dei nuovi dirigenti all’avvocatura e all’urbanistica è destinata a provocare l’ennesimo strappo all’interno della già sgangherata maggioranza guidata da Giovanni Palomba.
Perché, stavolta, il «Pilato» del municipio – sempre pronto a delegare agli alleati qualsiasi scelta o iniziativa – non si è lavato le mani, scegliendo senza alcuna consultazione i due professionisti destinati a prendere il posto dell’ex avvocato capo Elio Benevento e dell’ingegnere Vincenzo Sannino, poi «riciclato» come assessore ai lavori pubblici. Al termine dei colloqui organizzati in municipio, infatti, il sindaco ha nominato Antonluigi Iacomino – 50 anni, associato a un «importante» studio legale – a capo del settore avvocatura e l’ingegnere Generoso Serpico alla guida del settore urbanistica.
Nomine capaci di scatenare immediatamente un terremoto all’interno della maggioranza, con vari alleati pronti a puntare il dito sull’atteggiamento «in stile Ciro Borriello» tenuto dallo storico figlioccio della Dc all’ombra del Vesuvio: «Abbiamo organizzato riunioni politiche su argomenti non così cruciali – l’osservazione di Michele Langella, unico superstite della lista civica Dai – La scelta dei nuovi dirigenti è strategica, spiace non nasca da un confronto collegiale».
Decisamente dura, invece, la presa di posizione di Gaetano Frulio: l’avvocato della lista civica Ci vuole coraggio – eletto in tandem con la collega Luisa Liguoro – non usa il fioretto per contestare sia la legittimità delle procedure adottate dai responsabili del procedimento sia la «qualità» della scelta di Giovanni Palomba. Perché a nessuno sfuggono le anomalie delle selezioni: «Così ci si espone a inevitabili ricorsi al Tar Campania – sottolinea Gaetano Frulio – con inevitabili rallentamenti della macchina comunale. Sotto il profilo squisitamente professionale, invece, non posso non rilevare come si tratti dell’ennesima scelta al ribasso destinata a penalizzare la nostra attività politica».
Identici malumori sono stati provocati dalla nomina di Generoso Serpico, indicato come nome «gradito» al Pd e in particolare proprio all’assessore Vincenzo Sannino. Non a caso, il primo cittadino ha voluto incontrare a villa Agostina – accompagnata dall’immancabile vicesindaco Annarita Ottaviano – l’intero gruppo consiliare di Ci vuole Coraggio per provare a stemperare i toni e le polemiche. Apparentemente senza apprezzabili risultati.