Una rissa finita nel sangue durante i festeggiamenti di fine anno, mentre la piazza era gremita di giovani e intere famiglie, e un unico colpevole: il mancato controllo. Una festa organizzata da uno dei locali della movida, precisamente il Caffè Di Martino. Tra brindisi e scambi di auguri sul palco si era appena esibita una giovane cantante neomelodica, Giusy Attanasio, che salutati i presenti aveva poi raggiunto l’auto, per uscire di scena. A quel punto la ribalta è stata conquistata da un gruppo di vandali che senza freni ha marciato su tutto e tutti, ferendo anche gravemente chi aveva provato a fermarli. Tre le vittime del feroce branco: un 25enne e un 38enne accoltellati e il titolare del bar aggredito con calci e pugni.
Ad annunciare azioni legali per i tafferugli del 31 dicembre, avvenuti nella piazza centrale sammaritana, è anche la cantante Giusy Attanasio, accusata da taluni di aver in qualche modo fatto scattare la scintilla di quella che poi si è trasformata in una rissa violenta: «Nessuno dei comportamenti del mio staff ha causato il ferimento alla testa di qualcuno, inferto con una bottiglia. Noi lavoriamo con tanta professionalità e sicuramente non usciamo di casa per litigare. Il mio staff mi ha protetto, come fa sempre, per difendermi da giovani ubriachi. A Santa Maria la Carità la rissa è iniziata tra un gruppo di giovani e ha coinvolto anche noi. Eravamo bloccati vicino alla nostra auto e il mio staff e mio marito si sono difesi, le telecamere proveranno la mia versione dei fatti. Inoltre abbiamo subito danni agli strumenti musicali, utilizzati dai vandali durante la lite. Tutti abbiamo rischiato la vita. Ho già informato i miei legali per denunciare i colpevoli, perché un evento così doveva essere controllato, limitato da transenne e in presenza di polizia».