Torre del Greco. Emergenza rifiuti, il Comune riprova a cacciare la ditta Nu. A 50 giorni dal benservito al consorzio Gema – benservito accompagnato dall’avvio delle procedure finalizzate a individuare i successori pro-tempore dei vincitori della gara d’appalto promossa dalla precedente squadra di governo cittadino – il dirigente del settore igiene ambientale dell’ente di palazzo Baronale promuove, infatti, una manifestazione d’interesse per individuare i successori pro-tempore del colosso con sede legale a Pagani.
Il summit in municipio
Il provvedimento è stato firmato da Ernesto Merlino – il dirigente d’oro a capo della nettezza urbana e delle politiche sociali – al termine di un incontro in municipio con il sindaco Giovanni Palomba e il neo-dirigente del settore avvocatura, Antonluigi Iacomino. Un vertice organizzato per provare a voltare pagina rispetto ai disastri registrati sul fronte dei rifiuti – il 2019 si è aperto all’insegna delle criticità, sia in materia di spazzamento sia in materia di raccolta dei sacchetti – e a garantire un «sereno» avvicinamento alla gara europea per l’introduzione del servizio porta a porta all’ombra del Vesuvio. Così, esattamente a un mese e mezzo dalla prima «ricerca di mercato» partita dal Comune, sono stati inviate nuove pec per raccogliere l’eventuale disponibilità di aziende specializzate nel servizio di igiene urbana a gestire il cantiere di Torre del Greco per un periodo ipotetico di sei mesi.
Le «regole» e le speranze
Evidentemente – archiviato il flop di metà novembre – al Comune sperano di ricevere le risposte «giuste» per procedere all’avvicendamento già ventilato in autunno e invocato da larga parte della popolazione. Secondo il provvedimento firmato da Ernesto Merlino, la ditta Nu interessata all’appalto si dovrà attenere al piano industriale approvato dalla precedente amministrazione comunale targata Ciro Borriello con le «modifiche» introdotte dall’attuale squadra di governo cittadino per facilitare la raccolta dei rifiuti e migliorare la percentuale di raccolta differenziata.
Il benservito-bis
Il nuovo tentativo di cacciare ad horas il consorzio Gema arriva a due settimana dalla sentenza con cui il Tar Campania ha annullato – in base alla mancata stipula del contratto – il provvedimento dirigenziale con cui l’ente di palazzo Baronale imponeva al colosso Nu con sede a Pagani la prosecuzione del servizio agli stessi e patti e condizioni del bando per la durata di sei mesi, prima di lasciare la città. Una volta acquisito il parere favorevole dell’avvocato Enrico Angelone – il consulente scelto da Giovanni Palomba per il settore ambiente – sono partiti gli inviti per la manifestazione d’interesse. Salvo colpi di scena, entro qualche giorno l’amministrazione comunale potrà valutare le nuove disponibilità – a novembre arrivarono solo tre sì, ma poi la procedura venne misteriosamente congelata e poi dimenticata – e scegliere i successori del consorzio Gema.