Eleonora, mamma disoccupata, ha rinunciato a un tetto sotto il quale stare per aiutare oltre 30 randagi. Cani che sono stati abbandonati e gettati in strada come rifiuti e che hanno incontrato il grande cuore di Eleonora, circondandola di affetto. Rimasta sola, lontano da quella che era una vita che la 46enne definisce “normale”, senza sfarzi ma anche senza i tanti sacrifici che la donna è costretta a fare da quando è stata destinataria di uno sfratto esecutivo e mandata in strada. Era il 20 settembre e la vita di Eleonora è letteralmente cambiata, peggiorata.«Mi sono ritrovata senza casa e dalla ragione sono passata al torto. Poche le persone che mi hanno aiutato e continuano a farlo. Ma la mia missione è diventata la causa della mia situazione di povertà. Avevo una casa, un lavoro e uno stipendio che mi permetteva di badare a mio figlio, 18enne, e ai miei cani. Avevo più volte chiesto al proprietario dell’abitazione in cui risiedevo di provvedere a effettuare dei lavori, c’erano diverse perdite di acqua e conseguenti infiltrazioni. Il risultato per aver chiesto aiuto è arrivato il 20 settembre e mi sono ritrovata a fare le valigie e cercare un posto per me, mio figlio e i miei cani. Tutto quello che sono riuscita a recuperare è questo pezzo di terreno e una roulotte».
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