Peppino Impastato da vittima della mafia a inedito protagonista di un videogame sulla legalità: un contro eroe disegnato dai ragazzini di Torre Annunziata e da opporre ai cruenti protagonisti dei giochi per consolle dell’epoca moderna. Al via ieri presso la libreria “LibertA” in Corso Vittorio Emanuele III il simbolico laboratorio creativo che per cinque appuntamenti, in programma ogni sabato dalle ore 11 alle 12:30, impegnerà 15 minori del Vesuviano con età compresa tra gli 8 e i 14 anni. A guidarli sarà l’illustratore di Boscoreale Saverio Galdo, già autore di laboratori sociali rivolti ai bambini e andati in scena alla “Fabbrica del Divertimento” di Ercolano. Lo scopo sarà stavolta quello di stimolare la fantasia dei ragazzini di Fortapasc “aiutandoli a comprendere come dietro il prodotto finito, il videogioco col quale si confrontano attraverso la playstation o la Xbox, in realtà esiste una complessa fase di progettazione. Compresa la nascita di una storia stimolante” ha spiegato Galdo. Tuttavia la vera sfida educativa, cominciata ieri nella città dei Gionta e delle 11 bombe carta fatte esplodere dalla camorra nel solo 2018, è ben altra. Il laboratorio in libreria – nato da un’idea della 36enne responsabile Serena Francesca Bianco in partnership con il presidente del Caffè Letterario Nuovevoci, il 42enne Andrea Palmieri – proverà a spingere i ragazzini nel preferire il contro eroe della legalità Peppino Impastato ai muscolosi e armati protagonisti degli odierni videogiochi made in Usa. Non a caso il progetto con al centro la figura del giornalista di denuncia siciliano, ammazzato dalla mafia nella notte tra l’8 e il 9 maggio 1978 perché scomodo, è intitolato “Incontri e scontri sugli eroi di tutti tempi fino a Fortinite”. La storia di Peppino Impastato, spiegata ai ragazzini, entrerà in libreria soltanto fra due settimane. “Nei primi due incontri lascerò a tutti un’ampia libertà di scelta” ha continuato Galdo. In effetti il grafico di Boscoreale, ieri, ha concesso ai suoi 15 piccoli allievi un’apertura totale alla loro fantasia. Il primo step, dopo un accenno teorico alle differenze tra il fumetto e l’illustrazione, è stato quello di disegnare su un foglio A4 “solo ciò che a loro, vincendo titubanze ed emozioni del primo giorno, matita in mano veniva meglio”. Bandite gomme e righelli. E così, sui fogli prima bianchi e su di una lavagna piazzata al centro della sala al piano inferiore della libreria, la fantasia dei ragazzini di Fortapasc ha dato vita ad alberi colorati, un sole che ride. Poi case, serpenti, infine un modello di Batman. Tutto servirà da contorno al nuovo videogame, che vedrà Peppino Impastato al centro dell’azione. “Al terzo incontro, quando insieme sceglieremo il protagonista da disegnare per la nostra storia, cercherò di far scoprire ai ragazzi che per un videogioco può andare più che bene anche un eroe come Peppino Impastato. Spero solo – ha concluso Galdo – di aver tempo sufficiente a disposizione. Altrimenti basterà anche solo una moderna stop-motion”.
CRONACA, Torre Annunziata
13 gennaio 2019
Torre Annunziata. Peppino Impastato diventa un videogame